esposizioni

Homo Faber: Crafting a More Human Future

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Dal 03/10/2022
al04/01/2022

Considerata una delle iniziative espositive più rilevanti nel campo dei mestieri d’arte d’eccellenza a livello internazionale, Homo Faber è organizzata da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship in collaborazione con la Japan Foundation, la Fondation Bettencourt Schueller, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la Fondazione Giorgio Cini per celebrare i maestri d’arte quali veri e propri “tesori viventi” (concetto che è stato alla base dell’edizione di quest’anno di Artijanus/ArtiJanas) ed è concepita come un momento significativo di scoperta e di promozione per i maestri artigiani, per le imprese dell’alta manifattura e in generale per la cultura del “bello e ben fatto”.

La seconda edizione di questo evento unico al mondo è composta da quindici mostre curate da un team di esperti che annovera, oltre ai citati Stefano Boeri e Jean Blanchaert, nomi leggendari quali Bob Wilson, Naoto Fukasawa, Judith Clark, David Caméo, Michele De Lucchi, Tapiwa Matsinde, Simon Kidston, Sebastian Herkner. Proprio in questa idea di curatela, e di cura, sta uno dei segreti di questa manifestazione, che nel 2022 si è allargata a tutta la città di Venezia con i percorsi di “Homo Faber in Città”.

 

NEXT OF EUROPE cura a cura di Jean Blanchaert e Stefano Boeri Interiors

L’esposizione è una wunderkammer che accoglie un’ampia selezione di oggetti realizzati da maestri artigiani che incarnano il meglio dei mestieri d’arte d’Europa. All’interno della sala, presenti anche i “tesori viventi” europei al lavoro per mostrare dal vivo ai visitatori la maestria delle lavorazioni artigianali. Oltre 150 gli oggetti artigianali di varia natura, forma, dimensione provenienti da tutta Europa, raccolti all’interno di una grande struttura modulare che, con i suoi 70 metri lineari, occupa l’intera superficie perimetrale della sala. Grazie all’imponente struttura che suggerisce al visitatore un approccio visivo da collezionista e bricoleur, le produzioni sono esposte nella loro varietà e complessità ed è la loro totalità a costituire l’opera stessa.

Al centro della stanza, distribuite in ordine sparso, si trovano le postazioni degli artigiani. Banchi da lavoro di forma circolare sormontati da dischi a specchio che permettono un’amplificazione della prospettiva dello spettatore sul tavolo da lavoro, dove hanno luogo le performance degli artigiani intenti, come nella quotidianità, a praticare il proprio mestiere e a tramandarne le tecniche, le gestualità e il sapere.